Horatio Hornblower

Disegno di un capitano della Royal Navy, primi anni del XIX secolo

Horatio Hornblower è il personaggio letterario protagonista di una serie di romanzi nati dalla penna del giornalista e romanziere Cecil Scott Forester (pseudonimo di Cecil Louis Troughton Smith).

La saga è composta da undici volumi, che narrano dell'avventurosa ed eroica vita di un ufficiale britannico, che, da aspirante guardiamarina[1], arriverà ai vertici della Royal Navy divenendo ammiraglio. La storia è ambientata durante le guerre napoleoniche (ovverosia a cavallo tra il Settecento e l'Ottocento) quando la Francia e la Gran Bretagna si scontravano in terra ed in mare. Dopo essere sopravvissuto a molte avventure ambientate in una gran varietà di luoghi, raggiunge il culmine della sua professione, promosso ammiraglio della flotta, nominato cavaliere di gran croce dell'Ordine del Bagno (GCB), è fatto 1º barone Hornblower.

Hornblower è stato interpretato nel 1951 dall'attore americano Gregory Peck nel film Le avventure del capitano Hornblower (Il temerario). Più di quarant'anni dopo, il giovane ufficiale è stato protagonista di una miniserie televisiva (Hornblower), interpretata dall'attore gallese Ioan Gruffudd.

Il personaggio di Hornblower è, in parte, costruito su una figura storica, quella dell'Ammiraglio britannico Thomas Cochrane, come il Jack Aubrey di Patrick O'Brian.

  1. ^ In realtà, il grado aspirante guardiamarina ha assunto la comparazione e, spesso, la traduzione italiana dall'inglese midshipman solo nel Ventesimo secolo; ciò è accaduto particolarmente con la comparazione dei gradi delle varie marine militari membri della NATO, come stabilito dal documento ufficiale STANAG 2116, ovvero, l'accordo sulle norme sui codici per i gradi del personale militare.
    Storicamente, nella lingua e tradizione marinaresca del mondo anglofono, il termine midshipman era l'equivalente di quello in lingua italiana "mezzomarinaro", termine nato dalla traduzione del latino mesonauta e del greco tardo μεσοναύτης, che, prima di assumere il significato attuale di gaffa (l'attrezzo formato da una lunga asta uncinata e utilizzato per avvicinare il natante al molo durante la manovra di ormeggio, oppure per recuperare cime od oggetti ad esse collegati), era, al tempo della marina velica, utilizzato anche per indicare il mozzo, ovvero il ragazzo che apprendeva il mestiere di marinaio assolvendo nello stesso tempo gli incarichi più umili di bordo.

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